Decisa presa di posizione di Silvio Martinello, contro le parole sul doping nel ciclismo pronunciate sabato scorso in telecronaca da Andrea De Luca (Rai Sport). Martinello – che sta seguendo il Giro per Radio Rai, dopo l’inspiegabile addio alla squadra di Rai Sport – ha criticato senza troppi giri di parole la difesa sguaiatissima in cui si è lanciato De Luca. Un’intemerata, vagamente populista e priva di sostanza, già presa di mira da Cristiano Gatti (tuttobiciweb), che in questo Giro è più in forma di Carapaz:
Questo il post pubblicato sul suo profilo Facebook da Silvio Martinello:
Anche Martinello, come Gatti, definisce “discorso da bar”, il breve monologo di De Luca. Effettivamente si tratta di una difesa corporativa aprioristica, priva della minima base argomentativa e fattuale. Una replica vacua, che si sarebbe potuta benissimo ascoltare in quei locali citati da De Luca stesso.
La stragrande maggioranza dei media italiani ha storicamente trattato male, superficialmente e controvoglia l’argomento doping. Sentire discorsi di questo spessore, durante una delle tappe più seguite del Giro (1.814.000 spettatori con il 12.3% nella diretta e 2.972.000 con il 22.9% all’arrivo), è l’ennesima conferma di come il doping, da noi, sia un argomento tabù, da evitare o da affrontare, ove strettamente necessario, in modo poco oggettivo (eufemismo). Anche qui – come nel caso dei sospetti, gratuiti, lanciati questa mattina dalla Gazzetta sulla bici di Roglic – i media dovrebbero seguire l’esempio dei vari Capodacqua e Bonarrigo che non si sono mai risparmiati nel raccontare i fatti, anche a costo di inimicarsi corridori e squadre.
Ma quando De Luca dice: Lo erano….. si riferisce anche al ciclista che ha di fianco in questi giorni durante le telecronahe? chissà…
http://www.dopeology.org/people/Stefano_Garzelli/