Ecco dieci motivi per vedere “Una Squadra”, la serie (sei episodi) firmata da Domenico Procacci (Sky Documentaries, On demand e NOW) disponibile da sabato 14 maggio. Il tema, come ben saprete, è il racconto della conquista della Coppa Davis nel 1976 da parte del quartetto Panatta-Bertolucci-Barazzutti-Zugarelli.
1) “Una Squadra” è frutto di un lavoro di montaggio perfetto. Non troverete una sola frase pronunciata da uno dei quattro che non sia commentata con una movenza del volto di uno degli altri o di tutti e quattro. Uno show continuo.
2) Il racconto del viaggio di ritorno in Italia dei quattro dopo un’esibizione in Sudamerica vale da solo la visione.
3) Procacci ha tirato fuori, come nessuno era riuscito a fare prima, la Panattitudine di Adriano, la Bertoluccitudine di Paolo, la Barazzuttitudine di Corrado e la Zugatudine di Zugarelli. Ma non è riuscito a cavare un sorriso dal volto di Tonino.
4) La raccolta da più fonti di immagini da Santiago è un unicum che non era mai stato realizzato
5) Riascoltare Guido Oddo che mentre Panatta a Barcellona prendeva a cazzotti sugli spalti uno spettatore al termine di Spagna-Italia commenta in diretta “Mi dicono di dire che è proprio un brutto finale” non ha prezzo.
6) Fillol e Cornejo hanno finalmente un volto dopo che per decenni stato stati i nomi dei “cileni che hanno giocato contro gli italiani nella finale di Davis”.
7) Si riscopre la magìa del 33 giri-audiolibro che non era una raccolta di canzoni ma di voci, di emozioni, di storie. Il nonno degli attuali podcast (Mario Giobbe ha in mano quello che realizzò per la Davis).
8) Nicola Pietrangeli che fa da fil rouge dell’intera narrazione è commovente.
9) Guardi “Una squadra” e capisci che nella scelta di andare o no a Santiago per giocare e nel dibattito politico che accompagnò quella scelta c’erano i prodromi di tutta la storia italiana che sarebbe venuta dopo.
10) In molti hanno scritto (me compreso): “Una squadra” è il “The Last dance” italiano. A ben vedere non è vero.
È meglio.
“Una Squadra” – In onda il 14 maggio alle 21.15 su Sky Documentaries e domenica 15 maggio al termine della Finale degli Internazionali BNL d’Italia su Sky Sport Uno. Disponibile poi On Demand.
PIERO VALESIO | È stato critico televisivo del quotidiano Tuttosport per oltre vent’anni. Come inviato ha seguito Olimpiadi, grandi eventi di calcio, tennis, Formula 1, Motomondiale e sport invernali. Dal 2016 al 2020 ha diretto il canale televisivo Supertennis e ha curato la comunicazione degli Internazionali d’Italia. Ha tenuto e tiene corsi di giornalismo e di comunicazione sportiva. Nel 2015 ha vinto il Premio Coni per la narrativa inedita con il racconto “Marcialonga Blues”. Ha scritto libri per grandi (“E vissero felici e lontani” con Antonella Piperno, Perrone editore) e piccini (“Cronache di Befa”, Biancoenero edizioni).
Recensisce in stile sportivo libri non sportivi per la newsletter “Lo Slalom”.
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