È sempre utile e interessante analizzare i numeri di un determinato settore per capirne tendenze in atto e scenari futuri. In un articolo del portale Sportcal, viene preso in esame il “media landscape” italiano. Al di là dell’analisi su chi siano gli attori in gioco e quali diritti video-televisivi detengano, il quadro tracciato dall’analista Peter Scrimgeour rappresenta appieno la particolarità del mercato italiano.
ABBONATI PAY-TV IN ITALIA
La chiusura di Mediaset Premium (digitale terrestre DTT), “ha comportato che i numeri di abbonamento alla pay-TV in Italia scendessero da 6,7 milioni nel 2018 a 5,5 milioni alla fine del 2019. Tuttavia, nel periodo di previsione 2019-2024, si stima che i numeri degli abbonamenti alla pay-TV aumentino costantemente fino a 6,8 milioni, grazie alla tendenza verso il raggruppamento dei servizi delle televisione a pagamento“.
A livello di tecnologia, poi, “alla fine del 2019 Il satellite DTH rappresentava la più grande piattaforma di pay-TV , rappresentando l’88,2 per cento degli abbonamenti totali alla pay-TV , seguito da IPTV con l’11,8 per cento. Gli abbonamenti IPTV registreranno una crescita robusta per raggiungere 1,7 milioni entro il 2024, supportata dalla crescente adozione di servizi IPTV basati su fibra combinati con piani a banda larga“.
Pur non avendo dei dati ufficiali dopo il passaggio di Sky al gruppo americano Comcast, si stima che gli abbonati a Sky al termine del 2019 fossero 4.9 milioni. Le stime per il prossimo quinquennio, prevedono che Sky, nonostante la concorrenza sempre più forte dei servizi OTT, mantenga/aumenti la sua quota di mercato, sempre attorno ai 5 milioni di abbonati (5.1 milioni nel 2024), ma sul punto pesa sicuramente l’esito finale dell’asta sui diritti Tv della Serie A 2021-2024. Va rilevato – ne abbiamo già parlato ma ci torneremo presto – che Sky si sta attrezzando al meglio per diventare aggregatore dei servizi OTT oltre a operatore di servizi Internet tramite Sky Wi-Fi. Un’evoluzione importante ma necessaria per stare al passo con i cambiamenti del mercato.
PAY-TV IN ITALIA: NETTAMENTE SOTTO LA MEDIA EUROPEA
Un altro dato molto significativo, da leggere anche – parzialmente – in chiave pirateria è quello riguardante la penetrazione della Pay-Tv in Italia:
“La penetrazione in Italia della televisione a pagamento è scesa dal 25,6 per cento nel 2018 al 21,2 per cento nel 2019, ben al di sotto della media dell’Europa occidentale del 66,0 per cento”. Dati supportati dalla relazione AGCOM dello scorso anno (vedi).
DAZN, NETFLIX, AMAZON PRIME, DSNEY+&CO.
In molti si pongono la domanda: “ma quanti abbonati ha DAZN?“. Stesso quesito per Eurosport Player, NOW, Netflix, Disney+, e Amazon Prime Video anche se in questo caso i numeri sono “condizionati” dalla commistione con il servizio Prime. Per quanto riguarda DAZN, purtroppo, non ci sono numeri ufficiali. E non esistono nemmeno cifre e dati sull’audience delle partite via app (si conoscono invece i dati di ascolto delle partite trasmesse su DAZN1, canale 209 di Sky). Un dato interessante, comunque, riguarda i dati d’ascolto del derby Milan-Inter del 21 settembre 2019: 1 milione e 600 mila persone di cui il 53% da OTT-App.
Ad ogni modo, nel focus di Sportcal, emerge un dato aggregato elgato agli account OTT presenti Italia:
“A gennaio 2019, secondo una ricerca condotta da Ernst & Young (EY), leader globale nei servizi di consulenza, in Italia c’erano oltre 30 milioni di account nelle piattaforme di streaming OTT . Le piattaforme di video on demand (VOD) gratuite come YouTube, RaiPlay e Mediaset Play hanno registrato una stima di 22,6 milioni di utenti a gennaio 2019. Il numero di abbonati alle piattaforme di video on demand (SVOD) come Netflix, Amazon Prime Video, TIMVision, NOW TV di Sky, Mediaset Infinity e DAZN è cresciuto a 8 milioni a gennaio 2019“.
AGGIORNAMENTO A GENNAIO 2021
Sempre secondo uno studio di EY, a gennaio 2021 gli abbonamenti attivi a tutte le piattaforme OTT a pagamento – e quindi Netflix, Disney+, Amazon Prime Video, DAZN, NOW, Eurosport Player, Infinity, TimVision, ecc. – sono pari a 11 milioni, mentre gli utenti attivi, stante la possibilità di condivisione degli stessi, sono 16 milioni.
Secondo uno studio di Ampere Analysis, riportato anche da Calcio&Finanza, nel quarto trimestre 2020 la situazione degli abbonati ai servizi streaming a pagamento in Italia è la seguente:
- Netflix – 3.78 milioni di clienti
- Amazon Prime Video – 2.30 milioni di clienti
- TIM Vision – 2.06 milioni di clienti
- DAZN – 1.60 milioni di clienti
- Mediaset Infinity – 1.28 milioni di clienti
- Disney+ – 0.97 milioni di clienti