Sono settimane molto intense in ambito video-televisivo sportivo. In particolare, l’acquisizione dei diritti Tv della Serie A da parte di DAZN (con Sky che si accontenterà di 3 partite a settimana) e le 16 partite di Champions League in esclusiva su Amazon Prime Video, hanno rimescolato le carte e stanno provocando diverse conseguenze.
Per capire lo stato dell’arte sui diritti, i costi e le combinazioni possibili, vi rimando alla guida pubblicata lo scorso martedì.
Qui, invece, ecco le ultimissime notizie, tutte legate ai sommovimenti di cui sopra.
10 PARTITE IN 10 ORARI DIVERSI
Lo spezzatino totale, con 10 partite in 10 orari diversi, è già sperimentato nello scorso campionato (vedi), potrebbe diventare la regola nella Serie A 2021-2022. Lunedì 7 giugno l’Assemblea di Lega dovrà votare questa modifica che ha già sollevato le proteste di molti addetti ai lavori e tifosi. Gli orari (o slot) in cui sarebbe suddivisa una tipica giornata di Serie A 21-22 sarebbero i seguenti:
Sabato 14.30, 16.30, 18.30, 20.45
Domenica 12.30, 14.30, 16.30, 18.30, 20.45
Lunedì 20.45
Perché questa scelta? Per aiutare DAZN e ridurre i possibili problemi di banda e di tenuta della Rete Internet. La prossima Serie A, infatti, sarà la prima totalmente via streaming (salvo le 3 gare di Sky) e i club, consci delle problematiche della Rete (ma allora perché assegnare i diritti in erclusiva a un OTT? Risposta semplice: per incassare più soldi), vogliono evitare situazioni imbarazzanti come quella di Inter-Cagliari ed Hellas Verona-Lazio. Come scritto, traslasciando inutili nostalgismi da boomer od opinabilissime accuse unidirezionali, si tratterebbe comunque di un’altra scelta piuttosto forzata, mal digerita dall’opinione pubblica e dai tifosi, già discretamente critici/preoccupati per modalità e fruibilità del calcio video-televisivo 2021-2022. Vedremo cosa accadrà lunedì in Assemblea di Lega: lo spezzatino totale non è così sicuro.
L’APP DI DAZN VIA DA SKYQ
Apparentemente si tratta di una notizia di poco conto, ma in realtà è molto significativa. Il fatto che da luglio l’APP di DAZN sparisca dal decoder SkyQ significa che l’asse TIM-DAZN fa sul serio e vuole fare vera concorrenza a Sky. In vista della prossima stagione sportiva, molti abbonati di Sky, infatti, stanno valutando la possibilità di mantenere Sky e SkyQ come hub delle varie app, per poi scegliere se e quali abbonamenti OTT sottoscrivere (Infinity di Mediaset e Amazon Prime Video resteranno sul decoder di Sky). L’app di DAZN, invece, sarà tolta da SkyQ e sarà invece presente su TIMVision. È vero che con le SmartTv di nuova generazione si può facilmente accedere alle diverse app, tra cui quella di DAZN, ma l’assenza di quest’ultima dall’ “ambiente” Sky provoca un disagio agli utenti Sky, costretti concretamente a uscire da Sky e lanciare l’app di DAZN o dalla Smart Tv o da tablet/smartphone con il mirroring.
MARCO FORONI LASCIA DAZN E VA VERSO AMAZON (CON LUI ANCHE GIULIA MIZZONI?)
Con tutti questi cambiamenti, anche il mercato dei giornalisti tele-sportivi è ovviamente in fermento. Notizia di oggi: Marco Foroni, direttore editoriale di DAZN, lascia la piattaforma streaming e corre spedito verso Amazon Prime Video, dove ricoprirebbe presumibilmente lo stesso ruolo. Secono le indiscrezioni raccolte dal sempre puntuale Andrea Montanari di Milano Finanza, Foroni potrebbe portare con sé ad Amzon anche Giulia Mizzoni, ospite lo scorso anno di LIVE|STREAM. Foroni e Mizzoni avevano già lavorato assieme a Fox Sports.
Chi sostituirà Foroni a DAZN? Sempre Montanari fa i nomi di Massimo Corcione (ex Mediaset e Sky, ora a Open) e di Luigi Filippo Ecuba (ex SkyTg24 ed Eurosport, ora a Inter Tv).
Tra i telecronisti, come anticipato la scorsa settimana, Sandro Piccinini è nel mirino di Amazon, così come Massimo Ambrosini. Le ultime voci dicono che anche Marco Cattaneo sia in uscita da Sky, direzione DAZN. L’ulteriore novità è la possibile condivisione dello stesso Cattaeno e di Ambrosini tra DAZN e Amazon Prime.