Qualche giorno fa SPORTinMEDIA ha pubblicato un articolo sul numero di abbonamenti TV in netto calo nel primo anno di Serie A firmato Sky&DAZN.
Oggi DAZN ha organizzato una conferenza stampa, chiamata Terzo Tempo (a proposito, come sono lontani i tempi in cuila Serie A scimmiottava il rugby – allora molto di moda – con improbabili teatrini a fine partita), in cui ha presentato il bilancio dei suoi primi 10 mesi italiani.
Molti i numeri, alcuni dei quali estremamente interessanti.
Ad esempio quello sui device più utilizzati per connettersi a DAZN (grande crescita per le Smart TV) e quello sulle province con gli ascolti maggiori.
Anche la classifica di sport e competizioni più visti mette in luce alcuni aspetti interessanti.
Infine, il dato sugli eventi più visti con due partite della Juventus al sabato sera, il Super Bowl, la finale di Copa Libertadores, il Clasico e le recenti Super Finals di pallavolo.
VERONICA DIQUATTRO: “LAVORIAMO CON IL GOVERNO PER COLMARE IL GAP INFRASTRUTTURALE”
La responsabile DAZN per Italia e Spagna, Veronica Diquattro, è intervenuta per parlare dei prossimi mesi e del futuro di DAZN.
OK, MA NUMERO DI ABBONATI E ASCOLTI?
Come scritto recentemente, DAZN e i sistemi OTT rappresentano il futuro dell’entertainment. I problemi principali di DAZN sono legati all’arretratezza delle infrastrutture italiane (vedi copertura rete) e alla scarsa abitudine del telespettatore medio italiano nel seguire un evento sportivo attraverso un sistema OTT.
Lo sbarco di DAZN, comunque, deve essere visto di buon’occhio perché avvicina l’Italia agli altri Paesi dal punto di vista tecnologico. Detto ciò, restano in sospeso i due numeri più importanti, quelli che DAZN e Veronica Diquattro non hanno fornito:
Quanti abbonati ha DAZN?
Quali sono stati gli ascolti delle partite e degli eventi trasmessi da DAZN?
A precisa domanda, Veronica Di Quattro ha risposto in modo molto diplomatico: “Abbiamo una policy aziendale a livello globale molto ferrea; stiamo crescendo, il nostro servizio funziona e i clienti sono molto soddisfatti“.
A inizio anno erano stati forniti alcuni numeri, salvo poi far calare il silenzio su ogni tipo di dato (Lega A compresa). Sappiamo solo, dall’istruttoria Antitrust sul caso Sky-Premium R2, che il differenziale degli abbonamenti nel passaggio Sky-Premium vs Sky-DAZN ha portato a 400.000/700.000 abbonati in meno. Numeri preoccupanti, per un avvio senza dubbio non semplice.
Tuttavia, siamo solo all’inizio e nel medio periodo – grazie a 5G, miglioramento delle infrastrutture, secondo switch-off con obbligo di Smart TV e maggior dimestichezza/fiducia degli appassionati – DAZN può diventare un player fondamentale nel mercato dei diritti TV sportivi in Italia.