La produzione televisiva della fase finale di Coppa Italia di volley femminile andata in scena a Trieste il 17-18 febbraio u.s. mi ha talmente incuriosito (non foss’altro perché l’argomento non era stato trattato da nessuno) che con la faccia tosta che mi ritrovo ho provato a contattare il service a cui è stata affidata alla ricerca di qualche notizia.
E, così facendo, ho scoperto una di quelle storie che piacciono a me, di chi è partito per pura passione da zero fino ad arrivare nel 2024 a ottenere questo prestigioso incarico da parte della Lega Volley Femminile.
Una storia che affonda le proprie radici a inizio degli anni 80 a Civago, una frazione del comune di Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia, una frazione a poco più di 1000 metri s.l.m. con poco meno di 200 abitanti lungo la strada che porta al passo delle Radici.
Roberto Bulgarelli, che ringrazio per la disponibilità che ha manifestato nei miei confronti, che oggigiorno cura l’organizzazione e il ruolo di capo tecnico di CASTelevision mi spiega che l’emittente televisiva che ha dato vita all’odierna società è nata proprio sui pendii del passo delle Radici dalla passione di due radioamatori:
“Mio zio Riccardo e Arnaldo erano due amici radioamatori che, quasi per gioco, decisero di trasmettere in diretta in paese una gara di sci che si disputava proprio lungo la pista di Appenninia, e da quella improvvisata diretta nacque Telelupo, un’emittente locale che ha trasmesso fino al 1996. Perché Telelupo? Semplicemente perché quella gara di sci era organizzata dallo Sci club Lupi!”.
E da Telelupo è nata l’odierna CASTelevision, il cui nome, anche in questo caso, non è casuale:
“L’odierna Castelevision, Wenner, è nata da una fusione con Telematilde, di proprietà della società il Castello: di qui la crasi tra Castello e Televisione…”.
Da 7/8 anni a questa parte Castelevision si occupa principalmente della ripresa delle partite di volley della massima serie del campionato femminile, nonché di alcune piccole produzioni di CEV Challenge Cup (sue, ad esempio, le riprese, tra le altre di Mint Vero Volley MONZA vs Projekt WARSZAWA ovvero di Igor Gorgonzola Novara vs Neptunes Nantes), ma anche di Champions League e, da questa stagione anche delle riprese dell’anticipo della Serie A2 di basket maschile del venerdì sera in diretta su Raisport.
“Attualmente, Castelevision è composta da 7 persone: oltre al sottoscritto, che si occupa dell’organizzazione e del ruolo di capotecnico, c’è mio zio Riccardo, a cui è affidata la parte amministrativa, un fonico, un operatore RVM e alcuni operatori che lavorano principalmente con noi, quindo ormai specializzati nelle riprese della pallavolo”.
A Castelevision, oggi, è affidata la produzione di almeno una delle partite per ogni turno della massima serie del campionato di volley che vanno in onda il sabato sera su RaiSport ed alcune volte anche la domenica nel tardo pomeriggio su Sky:
“In entrambi i casi, Wenner, la produzione è a cura di LegaVolley femminile, mentre i registi sono inviati dalla Rai nel primo caso, da Volleyballworld nel secondo. Le gare sono riprese da 4 telecamere (la main, la close up, una posizionata a 90°, quindi sul lato corto del campo, e quella a spalla), alle quali si aggiunge la net-cam. Ove possibile, cerchiamo di coprire sia le gare del sabato che quelle della domenica, salvo il caso in cui la distanza tra i due impianti non sia tale da rendere umanamente possibile la doppia trasferta con il nostro unico mezzo regia”.
Una produzione che si è arricchita nel corso delle final four di coppa italia:
“Ogni anno LegaVolley femminile decide di impiegare nella Supercoppa e nelle finali di Coppa Italia un numero decisamente superiore di telecamere, tra cui anche camere che solitamente non si vedono nelle partite di pallavolo, come le Jimmy Jib e le Super Slow Motion. Quest’anno, ad esempio, a Trieste sono state utilizzate dalla regia guidata da Pietro Sollecchia assistito da Irene Carminio ben 8 telecamere, più precisamente la main camera, la close up, una sul lato corto in curva, una superslowmotion 3x sul lato opposto, una a rf, un gimbal per raccontare il tifo degli spettatori, una a spalla a bordo del campo, nonché la net cam per le riprese a cavallo della rete. Da un punto di vista televisivo, devo riconoscere che ha trovato in noi condivisione la scelta di avere le telecamere sul lato opposto rispetto alle panchine, un po’ come avviene nel basket: una scelta che consente alla telecamera a bordo campo di non essere impallata dai movimenti degli allenatori, in maniera tale da avere maggiormente il campo libero nella ripresa”.
Un qualcosa che sarebbe interessante riproporre anche durante le gare di campionato, secondo Roberto, compatibilmente con le problematiche infrastrutturali che purtroppo caratterizzano una buona parte degli impianti ove si disputano le partite.
“Attraverso il reparto grafico di EMG, con cui collaboriamo”, conclude Roberto, “a Trieste abbiamo avuto, grazie alla disponibilità di Lega Pallavolo Femminile e VolleyballWord, anche la possibilità di arricchire la produzione con alcune grafiche a realtà aumentata molto interessanti anche nelle partite di volley”.
Quando dalla privilegiata postazione del nostro divano di casa guarderemo le partite della massima serie del campionato di volley, da oggi in poi sapremo qualcosa di più di chi le produce con tanta passione ed entusiasmo, gli stessi di coloro che oltre 40 anni fa decisero per sfida di trasmettere in paese una gara amatoriale di sci…
Grazie CASTelevision, anche il Vostro nome è annotato nel mio personalissimo cartellino.
Stay tuned!
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.