Durante gli Europei di calcio attualmente in corso, abbiamo la possibilità di gustarci riprese (e replay) mozzafiato effettuate per il tramite della spider cam, vale a dire un sistema che permette a una telecamera di muoversi verticalmente, e, in contemporanea orizzontalmente, sopra un’area predeterminata.
La telecamera, in pratica, vola sopra lo stadio, tuffandosi direttamente sull’azione, così da consentire a noi telespettatori di avere una visuale simile a quella di cui godrebbe un uccello che vola sopra la testa dei calciatori.
Si tratta di un sistema di ripresa aereo che ha rivoluzionato il modo di filmare lo sport e, in particolare, le partite di calcio, offrendo al telespettatore straordinarie inquadrature, a partire dal momento in cui le squadre entrano in campo, momento durante il quale la spidercam si muove velocemente dal lato opposto rispetto a quello di ingresso dei giocatori fino ad alzarsi sopra le loro teste.
Grazie a un intelligente sistema di controllo, che permette allo strumento di raggiungere una velocità di 30 km/h , la telecamera insegue letteralmente i giocatori mentre corrono alla loro massima intensità, coprendo l’intero terreno di gioco e consentendo anche al telespettatore di catturare la prospettiva che un calciatore ha pochi istanti prima di un calcio di punizione o di un rigore, fino a seguire la direzione del pallone dopo l’impatto (in modo particolare in occasione dell’esecuzione dei penalty, il regista ha la possibilità di creare un effetto che segue il pallone mentre entra in rete), ovvero di rincorrere un contropiede, com’è avvenuto, ad esempio in occasione del gol di Locatelli che ha sbloccato Italia-Svizzera.
La spider cam è costituita da tre componenti: una piccola telecamera ultra sensibile (primo componente) che trasmette le immagini alla cabina di regia, attaccata a un gimbal (secondo componente) che permette alla telecamera di ruotare intorno a tre assi e di mantenere la sua stabilità lungo tutte le direzioni, al di sopra del quale è posizionata una potente batteria (terzo componente) che consente alla telecamera di avere un’autonomia fino a otto ore, batteria che ha come ulteriore funzione quella di fare da contrappeso alla telecamera.
ll sistema opera attraverso quattro argani motorizzati posizionati ai quattro angoli dell’impianto di gioco, connessi alla spidercam mediante funi in fibra ottica, grazie alle quali vengono trasmesse al van dove è collocata la regia le immagini e i suoni che cattura.
La spider cam è controllata da due tecnici altamente specializzati che utilizzano un pannello telecomandato posizionato su di un lato del campo: il primo operatore muove la telecamera, cercando di catturare le immagini migliori, mentre il secondo la pilota in lungo e in largo per tutto il terreno di gioco, essendo inoltre il responsabile della sicurezza dei movimenti dello strumento.
Si tratta di un lavoro di equipe estremamente complesso che richiede un elevato livello di cooperazione e precisione, dovendo peraltro gli operatori leggere in tempo reale le dinamiche di gioco delle squadre, anche grazie al fondamentale supporto della regia, che suggerisce loro alcuni spunti di ripresa.
Una sfida continua, quella di mettere a fuoco il pallone, così come quella di catturare i momenti più rilevanti attraverso un’inquadratura a volo di uccello, con un impegno profuso per tutti i 90 minuti, durante i quali la concentrazione deve sempre rimanere altissima, anche quando, come purtroppo non accade agli Europei, alle riprese della spidercam vengono sovrapposte le grafiche tridimensionali la realtà aumentata.
Un nuovo modo, quindi, di riprendere le partite di calcio, che viene da tempo utilizzato anche per le riprese di tantissimi altri sport, tra cui il football americano, il tennis e l’atletica leggera, un’inquadratura che sono sicuro verrà utilizzata con frequenza anche in occasione dei giochi olimpici estivi che inizieranno tra qualche settimana.
Stay tuned!
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”.