Da marzo del 2021, ossia da quando curo questa rubrica, la finale di Coppa Italia rappresenta per il sottoscritto una ghiotta occasione per vedere dalla privilegiata postazione del proprio divano di casa non tanto la partita, ma il modo in cui la stessa viene prodotta e ripresa, poiché, solitamente, si tratta di un evento nel quale vediamo all’opera la migliore tecnologia in circolazione in Italia per produrre e filmare un incontro di calcio.
E come, ogni anno, il comunicato con cui la Lega Calcio ha presentato l’evento non ha fatto altro che alimentare le mie aspettative.
Cosa mi è piaciuto e cosa non mi è piaciuto, non solo della partita, ma anche degli annessi e connessi.
Partiamo dalle cose positive, che sono tante.
Cito solo quelle che, a mio avviso, sono state maggiormente significative in un senso e nell’altro.
Lo spazio riservato al backstage nella clip “Behind the scenes” caricata sul canale Youtube della Serie A il giorno dell’incontro
E’ vero, si tratta di poco più di 30 secondi in un video di oltre 5 minuti, ma, a mio modo di vedere, è un qualcosa di enormemente significativo, rappresentando un giusto tributo e riconoscimento per quelle decine di professionisti che lavorano nei giorni che precedono l’incontro dietro le quinte per realizzare uno spettacolo questa portata (la parte del video di cui parlo è quella compresa tra i minuti 4,43 e 5,17)
Sia chiaro non è la prima volta che accade (anche anno scorso era stata dedicata al backstage uno spazio nell’analoga clip), ma è un qualcosa che non che far piacere a coloro che, come il sottoscritto, cercano per quanto possibile di valorizzare il lavoro di questi professionisti, di cui, fortunatamente, negli ultimi tempi, si sta sempre più iniziando a parlare.
La clip con le riprese di Roma dall’alto andata in onda nel pregara sempre sul canale Youtube della Serie A
Come ho segnalato in più occasioni negli scorsi mesi, il canale ufficiale della Serie A su Youtube mette a disposizione gratuitamente ogni fine settimana il warm up delle più importanti partite di ogni turno.
In pratica, nell’ora che precede il calcio d’inizio viene riprodotto il cosiddetto program, vale a dire il segnale messo a disposizione dei broadcaster che detengono i diritti per la trasmissione della partita, comprensivo delle immagini dell’arrivo delle squadre all’impianto di gioco, del riscaldamento dei giocatori e di tanti altri momenti che precedono l’inizio della gara.
Ebbene, in occasione della finale di Coppa Italia, è, tra le altre, andata in onda una meravigliosa clip di 45 secondi (assemblata in maniera magistrale) che ci ha permesso di vedere alcuni scorci di Roma ripresi da un drone (un pilota provetto alle prime armi, come il sottoscritto, non può che apprezzare l’armonia nei movimenti, pensati per poi essere assemblati, e i difficili passaggi sotto o in mezzo un ponte inclinando il gimbal verso l’alto, sudando, peraltro freddo, quando quei gabbiani volteggiavano in aria in prossimità della telecamera).
Come penso da tempo, queste clip potrebbero valorizzare enormemente il prodotto, soprattutto all’estero, perché permetterebbero di mostrare – da inediti punti di vista (e in particolari condizioni di ripresa) – prima del calcio d’inizio le tante bellezze artistiche presenti nelle città che ospitano una partita di calcio di Serie A (la parte del video di cui parlo è quella compresa tra i minuti 49,30 a 50,15)
L’utilizzo di Steadycam, Gimbal e Robycam (nel corso della gara ma soprattutto) durante l’esecuzione dell’inno nazionale
Un qualcosa di semplicemente perfetto, studiato in ogni suo singolo dettaglio, provato e poi realizzato senza sbavature di sorta: l’entrata in campo di Gaia seguita da una camera mobile, lo stacco sulla Robycam posizionata sull’altro lato del campo, che è stata fatta salire per riprendere la banda dell’Aeronautica militare, le due carrellate con cui è stata filmata la cantante tenendo l’obiettivo della telecamera in linea con la parte superiore della Coppa, con le immagini sfocate sullo sfondo grazie alle Steadycam “Venice” e/o al Gimbal aggiuntivo con ottica cinematografica.
Non penso si sarebbe potuto raccontare meglio questo emozionante momento.
Il costante impiego della Rail Cam nel corso della gara
Un gioiellino a disposizione della produzione quello montato sul lato del parterre Sud e Centrale della Tribuna Tevere.
Una Harry SRH3 posizionata su di un carrello che aveva la possibilità di scorrere su binari di 30 metri lineari, comandata da un operatore a distanza, che movimentava non solo lo scorrimento del carrello, ma anche l’orientamento della telecamera.
Eravamo reduci dalla Buggy Cam (utilizzata davvero poco nella scorsa edizione): quest’anno il passo in avanti è stato per davvero significativo.
I replay (in generale ma soprattutto quelli) delle SuperSlow Motion posizionate a 45° in corrispondenza del parterre Nord e Sud
Questi posizionamenti di telecamere sono tipici delle riprese del calcio inglese, non sempre materialmente possibili nei nostri stadi, ma che consentono sicuramente di fornire immagini decisamente suggestive e particolari, soprattutto quando vengono realizzate da operatori RVM (o addetti all’EVS) come quelli in scena all’Olimpico.
E passiamo invece a quel che non mi è piaciuto.
Il posizionamento della Camera 1
Dalla lettura del comunicato di Lega Calcio ho appreso che sarebbe stata installata una Sony HDC-F5500 in grado di “realizzare inquadrature al livello dei grandi spettacoli cinematografici”.
Non metto in discussione le indubbie qualità tecniche di questa telecamera.
Ciò che non mi è piaciuto è stato il suo posizionamento: un punto di vista più elevato rispetto a quello che siamo soliti vedere nelle partite allo Stadio Olimpico (ma questo, probabilmente, è dipeso dalla necessità di utilizzare questa camera anche per lo spettacolo di luci e pirotecnico che ha preceduto e che si è tenuto dopo la gara), ma, soprattutto, non in asse con la mediana del campo, ma leggermente spostata sulla sua sinistra.
Le grafiche
Era stata preannunciata “una sperimentazione in tecnologia Augmented Reality per creare un feed, parallelo al Multi-feed tradizionale, integrato con un set unico di dati statistici evoluti, destinato ad utilizzo di Lega Serie A ed eventualmente del Broadcaster primario Mediaset sulle proprie piattaforme digitali”.
Se non mi è sfuggito qualcosa, si è trattato in buona sostanza di una grafica che ci mostrava colorate con il verde le zone del campo in cui pressava maggiormente una squadra o un giocatore (nella specie Lautaro Martinez) e una seconda, a tendina, con un grafico a torta utilizzato per mostrare il dominio territoriale delle due compagini.
Rispetto ad anno scorso, un (piccolo) passo in avanti c’è stato, ma, a mio modo di vedere, siamo ancora ben distanti da quelle grafiche a realtà virtuale o aumentata che vediamo costantemente all’opera, ad esempio, nelle partite di calcio della Bundesliga e della Liga.
Il modo in cui sono state mostrate le meravigliose coreografie delle curve prima del calcio d’inizio
Sono sempre tante le cose da mostrare prima del calcio d’inizio e certe scelte vanno operate a discapito di altre, facendo purtroppo sempre scontento qualcuno: in futuro sarebbe bello avere la possibilità di vedere in sovraimpressione uno schermo suddiviso in varie finestre, in ciascuna delle quali mettere in onda le immagini provenienti da diverse telecamere che riprendono, in casi come questo, e contestualmente, le coreografie delle due curve e, ovviamente, i protagonisti dell’incontro, ovvero i giocatori mentre entrano in campo.
Probabilmente, non si tratta di uno strumento a disposizione di chi produce il match (ma utilizzato solo dai broadcaster che lo trasmettono), ma chissà che in futuro grazie al progresso tecnologico incessante non possa prendere piede anche questa modalità di trasmissione.
Già lo so che, poi, qualcuno si lamenterebbe del fatto che i riquadri sarebbero troppo piccoli, ma, come ho scritto, non si può sempre far contenti tutti!
In conclusione, non mi posso che complimentare con tutti coloro che hanno lavorato in queste settimane (o forse mesi, perché uno spettacolo del genere presuppone un lunghissimo lavoro che si protrae nel tempo) per la produzione della finale di Coppa Italia 2023, consentendo – ciascuno con il proprio fondamentale apporto – a noi telepcsportdipendenti di vedere dalla privilegiata postazione del nostro divano di casa uno spettacolo di assoluto livello.
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.