“E, invece, per quanto concerne le grafiche?
Beh, di sicuro, mi aspetto grafiche in grado di fornire dati o chiavi di lettura aggiornati grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale, mentre non mi aspetto un massiccio impiego della realtà aumentata, ai livelli, per intenderci, di quello che abbiamo visto nella stagione che si è appena conclusa della Liga, ovvero, per rimanere all’attualità a quanto visto in Germania qualche settimana fa con una robycam che slalomeggiava tra i busti dei giocatori sovraimpressi sul terreno di gioco”
Così avevo scritto QUI pochi giorni prima del calcio di inizio degli Europei che si sono conclusi poco più di una settimana fa, un pronostico azzeccato solo in parte.
Un pacchetto di grafiche che, a mio avviso, non sono state in grado di fornire quel valore aggiunto che mi aspetto dalle grafiche di un evento sportivo di un siffatto rilievo nel 2024: vuoi perché sono stati scarni i dati sovraimpressi provenienti dagli algoritmi di intelligenza artificiale, come tali incapaci di fornire in maniera aggiornata alcune chiavi di lettura dell’incontro, vuoi per la totale assenza della realtà aumentata.
Il classico “score bug” sulla parte alta a sinistra del teleschermo (con i colori principali delle divise delle squadre al margine esterno delle abbreviazioni delle nazionali), che, alle nostre latitudini, si è presentato in taluni casi (leggermente) differente (perlomeno in Italia) a seconda dell’emittente che trasmetteva l’incontro.
Alcuni (pochi in realtà) i dati salienti del match sovraimpressi su di un riquadro trapezoidale sulla parte bassa a sinistra del teleschermo, lo stesso in cui venivano graficate anche le sostituzioni (opinabile la scelta di graficarle, molto spesso, sulla main camera, senza abbinare, molto spesso, alle grafiche le corrispondenti immagini dei calciatori in uscita e in ingresso), nonché alcune (poche) chiavi di lettura del match.
Scarne le novità, tre su tutte, per ragioni differenti:
- la prima, ossia la grafica con l’indicazione della distanza, velocità ed effetto di un determinato tiro (passata agli onori della cronaca in Italia più per la gaffe del telecronista nonché del conduttore dello studio post partita che per la rilevanza dei dati in essa contenuti);
- la seconda, invece, per la sua indubbia portata innovativa, permettendo (pure) al telepcsportdipendente di fugare ogni possibile dubbio circa l’effettivo tocco con la mano del pallone, grazie all’utilizzo di un particolare sensore (chissà, come ho scritto qualche giorno fa su X che attraverso il medesimo sensore non si possa rilevare, e graficare, anche il momento del tocco del pallone da parte dell’attaccante, sì da sopire ogni tipo di polemica circa la scelta del frame in caso di SAOT);
Sempre la ricostruzione grafica del SAOT mi consente di esprimere il mio personale apprezzamento circa la rimozione delle figure di spettatori sugli spalti, in maniera da mostrare una ricostruzione più nitida del fuorigioco, evitando che il colore di una maglia di un (inutile) spettatore possa confondere il telepcsportdipendente;
- la terza, invece, passata, a mio avviso, inosservata è la “finezza” contenuta nella grafica delle formazioni a inizio del secondo tempo, una grafica contenuta in un ticker sulla parte bassa del teleschermo e diffusa ormai a macchia di leopardo nella quasi totalità delle leghe europee.
In che cosa consiste questa finezza: nell’oscurare il nome del giocatore espulso nel corso del primo tempo, a fianco del cui cognome appare anche un cartellino rosso (mentre con una freccia verde veniva indicato il cognome del giocatore entrato in campo).
Altro?
Un’altra cosa che mi ha lasciato perplesso è stata la combinazione di colori scelta per l’indicazione dei minuti di recupero: un riquadro verde su cui è stato impresso un numero in una tonalità chiara, di difficile lettura quando il riquadro verde era sovraimpresso sul terreno di gioco.
Una scelta, a mio modo di vedere, quanto meno rivedibile.
E proprio la grafica sui minuti di recupero mi permette di evidenziare un bug andato in onda durante Svizzera-Germania: al minuto 45, infatti, dal cronometro in alto sulla sinistra è scesa la tendina del recupero, che, tuttavia, ha iniziato il proprio conteggio da un ingiustificabile minuto 4:05.
Più ombre, a mio modo di vedere, che luci, soprattutto se si considera la prestigiosa ribalta che ha ospitato queste grafiche, che secondo me non hanno affatto fornito a commentatori e a noi telepcsportdipendenti quel valore aggiunto che ci si aspetta dalle grafiche di un grande evento sportivo nel 2024.
Stay tuned!
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Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.