Ci sono voluti un po’ di mesi, un percorso passato attraverso tante mail in lingua straniera e riconosco che non è stato semplice.
Ma con grande soddisfazione, da oggi si può ufficialmente affermare che Ultra Slow Mo sbarca all’estero!
Non Vi posso garantire che si tratterà di un appuntamento fisso, ma, quando ve ne sarà l’occasione, troveranno spazio su questa rubrica coloro che al di fuori dei nostri confini lavorano dietro le quinte delle produzioni televisive degli eventi sportivi, che racconteranno ai lettori di Ultra Slow Mo non solo le loro esperienze, ma anche le eventuali differenze rispetto a ciò che vediamo alle nostre latitudini.
Il primo che mi è (metaforicamente) venuto a trovare per fare quattro chiacchiere con me, che ringrazio infinitamente per la pazienza e la cortesia, è Tobias Kreutz di Kreutz Tv, che ha sede a Meckenbeuren, un comune tedesco di circa 14.000 abitanti, situato nel land del Baden-Württemberg, una regione della Germania sud Occidentale, al confine con la Francia e con la Svizzera.

Tobias ha iniziato ad occuparsi di riprese televisive a partire dal 1998 quando ha frequentato durante gli anni della scuola superiore un corso che gli ha permesso di fare uno stage e un percorso di apprendistato presso un’emittente televisiva regionale ove ha imparato a fare il cameraman.
Un percorso che qualche anno dopo lo ha portato a fondare Kreutz TV:
“Dopo l’apprendistato, ho preso i primi contatti con le case di produzione. Ho subito capito che una posizione fissa non faceva per me, quindi ho fondato KreutzTV nel 2002 e sono il mio capo da oltre 20 anni!”.
Ma com’è composta Kreutz Tv e quali eventi sportivi segue?
“KreutzTV sono fondamentalmente io. Dal 2002 lavoro come cameraman ENG (il cameraman ENG, che sta per Electronic News Gathering, è colui che usa la singola telecamera: n.d.r.) e live cameraman. Oltre agli ordini di molte emittenti televisive e società di produzione, dal 2010 circa sono sempre più coinvolto nella produzione di eventi sportivi dal vivo. Calcio, con più di 250 partite riprese, pallavolo, con la Champions League seguendo la squadra maschile del VfB Friedrichshafen, pallamano, basket, canottaggio, tennis, golf e molto altro”.

Come si è evoluto il tuo lavoro negli anni?
“Dal 2010 lavoro sempre di più nell’area live, ed è così che vari registi hanno conosciuto me e il mio lavoro e mi hanno anche portato ad altre produzioni. Di conseguenza, ho potuto conoscere molte nuove aree e sono ancora attivo lì oggi. Ricopro diversi incarichi in Bundesliga e anche nel campionato svizzero di calcio. In Bundesliga, devi sapere, Wenner, le gare standard vengono prodotte con 12 telecamere presidiate e un gran numero di telecamere non presidiate nella porta o nel tunnel che percorrono i giocatori per accedere al campo. Io stesso sono stato impiegato in diverse posizioni, alcune delle quali molto divertenti per me: la telecamera 2, cioè quella con cui si riprende il giocatore in possesso del pallone e che deve mostrare anche il marcatore subito dopo il gol ovvero il giocatore che ha commesso un fallo. Oppure la telecamera sul lato opposto, per la quale l’operatore ha molto più libertà perché non viene mai messo in onda in diretta, ma che viene utilizzata per i replay dopo un’azione da gol oppure per riprendere le panchine. Oppure ancora la “piattina”, che in Bundesliga viene utilizzata sulla destra del campo, con l’operatore seduto su di un orbiter a pochi centimetri da terra, che riesce a coprire molto bene tutte le azioni da calcio d’angolo e tutta l’area di rigore. Inoltre, sono spesso schierato sulle telecamere del fuorigioco o sulla telecamera portatile. Ogni telecamera ha le proprie dinamiche e compiti, il che richiede molta esperienza ma è anche molto divertente”.

E quale è l’evento più prestigioso a cui hai partecipato?
“L’evento più prestigioso a cui ho lavorato negli ultimi tempi sono stati i Campionati Europei di canottaggio di Monaco, dove mi sono ritrovato davanti alla telecamera che veniva utilizzata per l’avvio virtuale. Un compito speciale qui era catturare immagini ravvicinate degli atleti prima e dopo la partenza e in modo che fossero coordinate con la grafica virtuale (bandiere dei paesi nelle corsie corrispondenti) alla partenza. La cosa speciale è che non ho mai avuto un attimo di tregua, perché c’erano due o tre campi di regata in acqua contemporaneamente e le mie immagini venivano caricate in diretta. Quindi ho dovuto svolgere il mio lavoro senza interruzioni di continuità fino a 50 volte in ogni giorno di gara”.

A cosa miri nel prossimo futuro?
“Attualmente sto lavorando a un film per un “formato RealityTV” chiamato “Achtung Kontroll”, ma sono anche in giro per la ripresa degli sport invernali, salto con gli sci, combinata nordica e slittino.

Poche settimane fa, ad esempio, ero posizionato in corrispondenza del primo punto di cronometraggio in occasione della tappa di Oberstdorf del Tour De Ski per la quale sono riuscito a catturare i fondisti grazie alla telecamera con ottica 99x che maneggiavo, mentre qualche tempo dopo sono stato impiegato durante la tappa di coppa del mondo di sci femminile a St. Anton am Arlberg in Austria”.
E qual è l’episodio più curioso che Ti è capitato nella Tua carriera?
“Forse la storia più divertente è stata la mia partecipazione ai Campionati Mondiali di Canottaggio a Sarasota, in Florida, USA. Dopo che l’intero team di circa 15 cameraman si è riunito il primo giorno di prove dopo un lungo viaggio e il regista e il team di produzione hanno assegnato le posizioni della telecamera, sono rimasto senza telecamera! Quando ho chiesto cosa avrei dovuto fare, il panico è salito un po’ e il regista si è reso conto che ero in overbooking. Il primo giorno mi è stato permesso di utilizzare la camera beauty, poi nei giorni successivi mi sono poi alternato con un collega sulla telecamera a mano sul molo davanti alle barche”.
Grazie Tobias, ad maiora!
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Vielen Dank, Tobias, ad maiora!
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Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.
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