Della sua professione si sente poco parlare, purtroppo, ma è grazie al suo lavoro di fondamentale importanza che noi telepcsportdipendenti abbiamo la possibilità di rivedere al rallentatore gli episodi chiave di un evento sportivo.
È con Giorgio Ausili che ho il piacere, oltre che, come sempre, il privilegio di chiacchierare.
Reduce da Venezia-Juventus (dove ha lavorato come operatore RVM per l’hypermotion cam (400fps) e da Inter-Cagliari, gare entrambe valevoli per la 17ma giornata del campionato di calcio di serie A, Giorgio ha (soli) 24 anni (è quasi un millenials…), che vive a Vasto (un comune abruzzese con poco più di 40.000 abitanti affacciato sul mare Adriatico) e che da 4 anni si occupa delle registrazioni durante gli eventi televisivi e dei replay durante le dirette degli eventi sportivi: in pratica, Giorgio, è un operatore RVM, una professione sconosciuta ai non addetti ai lavori.
Appassionato di sport (in particolare di calcio) fin dall’infanzia, Giorgio ha iniziato 4 anni fa, grazie al padre, coinvolto nel settore tecnico-tv, che gli ha fatto scoprire questa professione, annoverando già nel suo (breve) curriculum esperienze di assoluto rispetto, quali le più importanti partite di calcio del campionato italiano, svariate gare di Champions League, l’Europeo appena vinto dalla nostra nazionale (competizione per la quale ha collaborato con Sky Italia partecipando anche alla finale di Wembley), ma anche eventi extracalcistici come il Golden Gala del 2019, ovvero la fase finale dell’europeo di volley femminile disputatasi nello scorso autunno in Serbia.
Il suo lavoro è fatto di pochi momenti in cui la concentrazione può essere ridotta a icona, a partire dall’arrivo all’impianto di gioco, ben 4 ore prima del kick-off, arco temporale durante cui Giorgio controlla in maniera accurata il materiale che dovrà utilizzare nelle ore successive per lavorare, vale a dire una sorta di registratore video/audio (in un match clou ce ne sono addirittura cinque) dotato di moltissime funzioni, la principale delle quali è quella di registrare fino a 12 segnali video indirizzati tramite la matrice segnali che l’operatore può rivedere tramite l’utilizzo di un Jog, in modo da valutare se il segnale meriti o meno di essere messo in onda e, in caso positivo, da che punto in poi.
Dopo di che, inizia il briefing con il regista e il suo assistente (per le relative differenze, rimando alla chiacchierata con Omar Voltolini), i quali forniscono ai vari tecnici tutte le informazioni relative alla gara di imminente inizio che consentano loro di svolgere al meglio il loro lavoro, al fine di “far sentire l’emozione di una partita di serie A a tutti coloro che la vedranno dal proprio divano”.
A un operatore RVM si chiede principalmente di mettere a disposizione degli assistenti alla regia in un tempo il più rapido possibile i replay più precisi che riescano a far capire al meglio al telespettatore l’evoluzione di un’azione di gioco ovvero di un gesto atletico: il tutto, ovviamente, nel breve volgere di pochi secondi.
(postazione di lavoro di Giorgio Ausili durante Juventus-Fiorentina del 6 novembre 2021: foto di Giorgio Ausili)
Giorgio mi spiega che dietro ogni partita “gli operatori RVM variano dalle 4 alle 9 unità a seconda dell’importanza della partita, quindi, al numero di telecamere presenti allo stadio” (a seconda dello standard della partita, così come definito dalla Lega Calcio nel regolamento per le produzioni audiovisive del 6 agosto 2021), ognuno dei quali offre all’assistente alla regia video davvero particolari da mettere in onda.
Non Vi ho fatto venir voglia di vedere quali video produce Giorgio?
Stay tuned!
LEGGI LA 2^ PARTE DELL’INTERVISTA
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”.