In queste settimane si è parlato diffusamente delle difficoltà legate alla trasmissione in diretta delle partite di calcio della massima serie, al punto che è passata in secondo piano la notizia della pubblicazione in data 6 agosto 2021 del regolamento per le produzioni audiovisive avente a oggetto le direttive e gli indirizzi per la produzione degli eventi del campionato di Serie A (cioè delle 380 partite), della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana, regolamento valevole per le prossime tre stagioni sportive.
Si tratta di un documento di fondamentale importanza (che viene pubblicato con cadenza triennale) nel quale vengono indicate in maniera analitica le regole che devono rispettare tutti coloro che si occupano della produzione audiovisiva di ciascun match, documento tramite cui vengono disciplinate nel dettaglio modalità e tempi della produzione audiovisiva e dello svolgimento delle integrazioni e delle interviste.
In pratica, i vari broadcaster (meglio: i licenziatari) che producono l’evento (ovvero la partita) non possono fare ciò che vogliono, ma devono rispettare le regole prescritte nel regolamento per produrre ciascuna delle 380 partite che tengono incollati davanti al televisione (o al device) milioni di italiani ogni fine settimana da fine agosto fino a metà maggio.
Non solo. Il regolamento introduce anche precise regole che devono essere rispettate dalle società sportive ospitanti l’evento le quali, ad esempio, devono mettere a disposizione dei licenziatari:
- un terreno di gioco con un manto erboso le cui condizioni di uniforme inerbimento e colorazione verde devono rispettare le precise disposizioni previste da un Comunicato ufficiale della Lega Calcio (il 251/A del 21.05.2021);
- un impianto di illuminazione in grado di produrre taluni valori di illuminamento verticale medio e minimo con lampade la cui temperatura colore deve essere compresa tra 5000k e 6200k con un particolare indica di resa cromatica da accendere al massimo del loro potenziale fra i 90 e i 120 minuti prima del kick off (a seconda che l’incontro si disputi di giorno o di notte);
- supporti per il posizionamento delle telecamere, linee dati ad alta velocità, un parcheggio contiguo allo stadio per il posizionamento di mezzi di produzione nonché per i veicoli destinati alla Goal Line Technology, nonché un servizio di vigilanza per i mezzi di produzione.
Ma veniamo, invece, agli standard qualitativi di produzione richiesti dalla lega calcio: innanzitutto il formato di ripresa del video deve essere 4K/UHDTV1: 2160p50 in 2SI in SDR, mentre le unità tecniche di realizzazione dovranno essere in grado di distribuire contestualmente i segnali in uscita in FHD 1080p50 e in FHD 1080i50. Le riprese vengono effettuate con telecamere native in UHD 2160p50 ad eccezione di quelle in Super Slow Motion, della Mini Camera per la Polecam, del Gimbal e delle Steady Cam, che devono essere in FHD 1080p50 up-convertite o eventualmente in UHD nativo.
La registrazione dei segnali delle singole telecamere per la proposizione di replay viene effettuata nel formato FHD1080p50 ed i relativi replay sono proposti convertiti in UHD.La parte, a mio avviso, più interessante del Protocollo è quella in cui viene analiticamente disciplinato il posizionamento delle telecamere utilizzate per riprendere le partite, che vengono suddivise in tre categorie: quelle appartenenti al cosiddetto “standard A” (riprese da 18 telecamere + 2 per la GLT e 1 tattica), quelle di cui allo “standard B” (riprese da 16 telecamere + 2 per la GLT e 1 tattica) e quelle relative allo “standard C” (riprese da 12 telecamere + 2 per la GLT e 1 tattica).
Le partite rientranti negli standard A e B vengono riprese da due steady cam (per i match di cui allo “standard B” una è con Radio Frequency Sistem, mentre l’altra è a cavo) da una ultramotion (vale a dire una telecamera bassa con scansione ad alta velocità superiore o uguale a 8x, che viene impiegata per la riproposizione di replay con immagini spettacolari ad alto impatto visivo), mentre solo per i match di cui allo “standard A” viene utilizzata la Jimmy Jib, cioè una telecamera ottica grandangolare posizionata su di un braccio mobile collocato dietro la porta sul lato opposto rispetto a quello in cui è posizionata la telecamera alta sul retro della porta.
Esclusiva, invece, degli incontri rientranti nello “standard C” è la telecamera gimbal (che mi dicono in realtà non essere stata ancora a oggi utilizzata), ossia una telecamera a cavo posizionata tra il calcio d’angolo e la panchina che viene impiegata pure per la copertura dell’arrivo delle squadre, degli spogliatoi, del tunnel, degli ingressi in campo e dello schieramento delle formazioni nel pre gara.
Più che introdurre nuove telecamere rispetto a quelle previste dal protocollo precedente (cioè quello delle stagioni 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021) la Lega calcio si è preoccupata di procedere a un riposizionamento delle stesse all’interno dell’impianto di gioco, riservandosi comunque sia la possibilità di procedere a variazioni per il caso di sopravvenute necessità produttive o di miglioramento del prodotto (come peraltro già stabilito nel precedente protocollo), sia “di sperimentare nuove configurazioni di ripresa per sopraggiunte esigenze produttive ed editoriali” (novità), attraverso l’utilizzo di telecamere opzionali, uno degli argomenti su cui ci soffermeremo nelle prossime settimane.
Stay tuned!
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”.