Negli ultimi giorni ci sono state delle discussioni molto accese per alcune scelte operate da Discovery–Eurosport nella programmazione degli eventi sui due canali lineari (Eurosport 1 ed Eurosport 2, visibili su Sky e su DAZN).
NIENTE SINNER AI 32esimi DEGLI AUSTRALIAN OPEN | La prima polemica è nata per la mancata diretta, sui canali lineari, della partita di Jannik Sinner contro l’argentino Etcheverry ai 32esimi di finale degli Australian Open. Partita disputata nella nottata italiana di mercoledì 18 gennaio. Tra le persone che hanno protestato per la mancata visione su Eurosport 1 e 2 del match di Sinner, si è distinto Fabrizio Biasin, al secondo posto della classifica dei giornalisti italiani con maggior seguito/interazione sui social (vedi classifica di dicembre 2022):
Tra le risposte dei lettori è emersa anche una scarsa dimestichezza (qualcuno ha dato la colpa a Sky) con le dinamiche video-televisive, peraltro giustificabile vista la frammentazione e complessità delle varie offerte.
Va sottolineato come la partita di Jannik Sinner, così come tutte quelle dell’Australian Open, fosse regolarmente visibile sulla piattaforma Discovery+ (ticket intrattenimento+sport, costo mensile 8€), che proprio la scorsa settimana ha inglobato definitivamente il vecchio e glorioso Eurosport Player (in realtà ancora attivo su alcune Smart Tv). Chi ha seguito i Giochi Olimpici di Tokyo o Pechino tramite l’app di Discovery/Eurosport, ma anche chi segue i tornei dello Slam, le discipline invernali o il ciclismo in questo modo, sa bene di cosa si tratta: è una sorta di Eden video-televisivo in cui il telespettatore viene proiettato di fatto in una sala regia e può scegliere liberamente il flusso video che preferisce, senza interruzioni pubblicitarie e con collegamenti molto più lunghi, prima e dopo la disputa dell’evento, rispetto alla tradizionale copertura televisiva. Il tutto recuperabile anche On Demand.
NIENTE DIRETTA DEL BIATHLON (SPRINT F ANTERSELVA) E NIENTE TRIONFO DI WIERER | Giovedì 19 gennaio, invece, la polemica, decisamente più aspra tenendo conto di diversi fattori (orario, andamento e risultato finale della gara, comunità sempre più ampia di appassionati di questa disciplina), ha riguardato la mancata diretta sui canali lineari di Eurosport della sprint femminile di Biathlon di Anterselva, vinta in modo esaltante da Dorothea Wierer. Sui due canali Eurosport, visibili come detto tramite Sky e DAZN, il biathlon è stato “oscurato” dalle dirette dell’Australian Open, provocando le reazioni stizzite di molti appassionati che, oltre alla gara, sono abituati alle telecronache della coppia Puppo-Ambesi (vincitori a inizio 2020 del Microfono d’Oro di Sport in Media).
Anche qui, va sottolineato come la diretta della sprint F di Anterselva fosse disponibile su Discovery+ (per le gare di biathlon, proprio per il discorso dei flussi video di cui sopra, è possibile seguire anche l’azzeramento). Non solo. Come avviene ormai da qualche anno, anche la Rai trasmette in diretta – salvo sovrapposizioni con altri eventi (…) – la tappa di Anterselva, quindi il trionfo di Dorothea Wierer è andato in onda in chiaro su Rai Sport HD, canale 58, oltre che in streaming free su Rai Play. Inoltre, tutte le gare della Coppa del Mondo di Biathlon sono visibili liberamente, quindi senza abbonamenti, anche sul sito dell’Eurovisione (IBU live streaming).
In definitiva, gli appassionati avevano 4 diverse vie, alternative alla diretta (mancata) di Eurosport 1 e 2, per seguire live la gara di Wierer e Vittozzi: Discovery+ (pay), Rai Sport HD (free), Rai Play (free) e Sito Eurovisione (free).
Nella serata di giovedì, sui canali social di Eurosport e di Massimiliano Ambesi, è stato pubblicato anche il video della telecronaca, con le reazioni live in cabina di commento. [emozione pura per Dorothea Wierer, fuoriclasse assoluta dello sport italiano]
IL COMMENTO DI SPORT IN MEDIA | La mancata diretta su Eurosport 1 e 2 della sprint vittoriosa di Dorothea Wierer ha sollevato numerose polemiche, soprattutto da parte di chi è abituato a seguire da anni le gare di biathlon in diretta sui canali lineari di Eurosport con le telecronache di Puppo&Ambesi (come scritto anche nel libro “Decoder – Storia decriptata della Pay-Tv sportiva in Italia“, la coppia di Eurosport ha avuto il grande merito di avvicinare numerose persone a questa disciplina straordinaria, oltre che estremamente spettacolare a livello televisivo).
In tanti hanno criticato duramente la scelta di Eurosport, rea secondo la loro interpretazione di aver oscurato la diretta di un grande evento, come quello vissuto ad Anterselva. La risposta a chi faceva notare loro che, tutto sommato era possibile seguire la gara attraverso altre vie, è stata più o meno di questo tenore: “Pago già un abbonamento a Sky/DAZN e voglio/ho diritto di seguire il biathlon in diretta su Eurosport con la telecronaca di Puppo e Ambesi”.
La questione è un po’ più complessa di quanto possa sembrare. Eurosport, che fa parte del gruppo WarnerBros.Discovery, ha sede a Parigi e trasmette in 59 Paesi. Ovviamente esiste anche Eurosport Italia, con tutti i vari telecronisti che conosciamo e una redazione molto attiva sulla parte sito e social, ma le scelte sui palinsesti sono prese da Parigi. Restando sul tennis, durante i 3 tornei dello Slam di cui Discovery-Eurosport ha i diritti tv, il secondo canale lineare (Eurosport 2) è personalizzato per l’Italia, nel senso che trasmette tendenzialmente le partite dei tennisti italiani, ove presenti. La scelta di non trasmettere la partita di Sinner, peraltro a un orario piuttosto infelice per le nostre longitudini, è quindi sembrata strana rispetto agli standard a cui siamo abituati, anche se probabilmente riconducibile nell’ottica marketing/commerciale – sempre più tangibile – del voler spingere gli appassionati verso l’app Discovery+.
Per quanto concerne il biathlon, va detto che non è la prima volta che alcune dirette del mese di gennaio vengono spodestate dall’Australian Open. L’intreccio AO-Sci Alpino-Biathlon, con il tennis che rappresenta lo sport anti-palinsesto per eccellenza, porta a dover fare delle inevitabili scelte di programmazione per chi, comunque, offre due canali lineari (pensate alla Rai che da qualche anno gestisce i vari eventi sportivi con un solo canale lineare tematico). Anche tenendo presente l’esborso per i diritti Tv degli Austalian Open, la portata globale di un torneo Slam e il fatto che i palinsesti dei canali lineari non possono essere sdoppiati (in concreto, non penso sia ipotizzabile/fattibile una scelta del tipo: in Germania, Francia, Italia e Norvegia mando il biathlon su Eurosport 2, mentre negli altri Paesi continuo con il tennis).
Onestamente sono sembrati eccessivi, egoistici e poco “sportivi” i toni usati da alcuni utenti nel sostenere la priorità totale del biathlon rispetto al tennis, soprattutto tenendo conto di questi elementi, oltre che delle 4 diverse vie attraverso cui si poteva seguire comunque la gara di Anterselva.
Ad ogni modo, anche qui si innesta il discorso della spinta commerciale verso l’ex Eurosport Player. Spinta che si può toccare con mano in molte situazioni, anche durante le gare di biathlon, con numerosi spot che interrompono la diretta dell’evento e contestuale annuncio dei telecronisti che la diretta prosegue su Discovery+. Penso sia giusto, oltre che assolutamente normale, che Discovery promuova e veicoli sempre più la propria APP, anche perché, in tutta onestà, 8 euro al mese (con totale libertà di attivare/disattivare l’abbonamento) rappresentano un nonnulla, una cifra irrisoria, sia in assoluto sia se parametrata con quanto richiesto e offerto da altri competitor. In questo contesto e con questa prospettiva, il limite, il confine tra “mando la gara in onda sui canali lineari” e “mando la gara solo sull’APP, cercando di invogliare le persone ad abbonarsi a Discovery+” è molto labile e di non facile gestione. Da fuori, considerando il tipo di utente fedele ai canali Eurosport, penso che una soluzione apprezzabile potrebbe essere quella di proporre in prova gratuita per 1 o 2 mesi, o comunque a un prezzo scontato su un periodo più lungo, il ticket sport di Discovery+ per gli abbonati a Sky Sport, soprattutto in concomitanza con i grandi eventi (tornei dello Slam in primis). Il tutto tenendo presente che l’APP Discovery+ è già disponibile in SkyQ e che esiste già un’offerta di 12 mesi (in prova, gratis) per la sola parte intrattenimento.
In definitiva, pur auspicando una maggior flessibilità nei palinsesti dei canali lineari (se il biathlon non poteva sostituire completamente il tennis, perché non aprire delle finestre, dei collegamenti live con Anterselva?), si può dire che Discovery+/Eurosportsia arrivata a un punto molto delicato, ma allo stesso tempo interessante, della sua esistenza. Un punto che riguarda in realtà un po’ tutta la televisione italiana.
Il vecchio modello dei canali lineari che trasmettono eventi sportivi con tutti i limiti del caso (sovrapposizioni, pubblicità, palinsesti) è stato in parte già superato – da anni, ormai – dalla stessa Eurosport, attraverso il lancio del Player, perfezionato e reso “godurioso” in occasione di Giochi Olimpici e grandi eventi. Allo stesso tempo, per gran parte del pubblico italiano, i canali lineari rappresentano ancora un must, una comodità a cui è difficile rinunciare, soprattutto per praticità e pigrizia. Per questi motivi, Discovery+/Eurosport deve e dovrà essere estremamente attenta e capace – in primis a livello comunicazione e marketing – nell’accompagnare gli appassionati verso l’utilizzo dell’App Discovery+, che permette la massima libertà e flessibilità possibile nella visione a un costo estremamente limitato. In questo modo, le polemiche per la mancata visione sui canale lineari di questo o quell’evento avrebbero ancora meno senso.