Anche questo mese, puntualmente, sono usciti i dati di vendita dei quotidiani. Per i 3 giornali sportivi, il dato anno su anno parla di -109.288 copie tra luglio 2019 e luglio 2020. Un’ecatombe.

Una crisi senza fine, impossibile da analizzare in un semplice post. Detto ciò, un aspetto che è progressivamente venuto meno è il “gusto di leggere quella firma là”, il desiderio di comprare il quotidiano per divorare gli articoli di quel giornalista da cui ci abbeveriamo. In poche parole: mancano i maestri, e, soprattutto, mancano analisi e approfondimenti per cui le persone acquistano volentieri un quotidiano. Ripeto, le radici e le motivazioni di questa crisi senza fine sono variegate – pensate solo al modo diverso in cui impieghiamo il nostro tempo da quando esistono social network e smartphone – e sarebbe superficiale e semplicistico imputarle solo all’assenza di grandi firme (anche perché, qualche bell’articolo, ogni tanto si legge).
Provate, però, a pensare a un quotidiano in cui, ogni giorno, trovate articoli come quello che potete leggere qui sotto, a firma Simone Basso. In definitiva, meno calciomercato, meno interviste melense, meno editoriali diplomatici o di convenienza e più analisi “autentiche” e di qualità.
Non spendereste (più) volentieri 1,50€?
Immagine da www.tomorrownews.it