Che #Rai e #Raisport siano sempre state considerate “romanocentriche” e vicine ai colori giallorossi è risaputo. Arrivare al punto di trasmettere in diretta su Rai 2 (nemmeno su Rai Sport!) alle 14.00, la conferenza stampa di Francesco Totti in cui l’ex capitano della Roma annuncerà la fine del proprio incarico dirigenziale, tuttavia, rientra nell’ambito del surreale. Certo, dopo circa 30 anni Totti lascerà – momentaneamente, ci scommettiamo – il club giallorosso, ma il suo attuale ruolo (fumoso come tutti quelli affidati a ex giocatori senza competenze specifiche) e la rilevanza della notizia avrebbero, forse, dovuto occupare uno spazio sulla rete sportiva di Viale Mazzini. Invece, come nemmeno per un bilaterale Italia-USA o per altri eventi lapalissianamente più importanti, la Rai ha deciso di cambiare il palinsesto della seconda rete per trasmettere la conferenza di Totti, ospitata in pompa magna dal CONI (altro simbolo della romanocentricità). Questo editoriale di Paolo Brusorio su “La Stampa” descrive molto bene la vicenda e la perdita di ogni senso della misura:
P.S., sarebbe fin troppo semplice e populista sottolineare che la Rai, magari, non trova lo spazio per trasmettere degli eventi sportivi di livello, nemmeno sui Rai Sport, ma manda in onda una conferenza stampa di dubbia rilevanza sul secondo canale. Sarebbe sin troppo semplice e populista, ma lo facciamo. Fermamente.