Dalle colonne del Corriere della Sera, Aldo Grasso stronca la Formula Uno.
È ufficiale. Dopo il GP di Francia, possiamo tranquillamente affermare che l’automobilismo è lo sport televisivo più noioso al mondo. Peggio del curling o delle freccette. Non per colpa delle riprese o delle telecronache. È proprio noioso di suo. Se anche le Ferrari regalassero qualche soddisfazione in più ai loro tifosi, il discorso non cambierebbe.
Grasso analizza la F1 dal punto di vista televisivo, sostenendo che si tratta dello sport che più si è evoluto:
Interviste ai protagonisti prima della gara, telecamere disseminate ovunque e on board, commenti da ogni angolo del circuito. Eppure visto il dominio preponderante di una sola casa autombilistica, ora è diventato lo sport più soporifero che ci sia, salvo incidenti.
MA NEL 2004 LE COSE NON ERANO MOLTO DIVERSE…
Formula Uno e noia, un discorso annoso che si ripropone ciclicamente, nonostante gli stravolgimenti a livello regolamentare, le innovazioni tecnologiche e il maggior numero di GP e circuiti. Guardate cosa scriveva la Gazzetta dello Sport esattamente 15 anni fa, subito dopo il GP di Francia, quando a dominare la scena erano Michael Schumacher e le Ferrari. Corsi e ricorsi…
Michael Schumacher e la Ferrari sono ormai sempre più padroni di una stagione che, pur essendo più lunga, a metà cammino è già finita. (…) E, pur essendo stata una gara al solito piuttosto noiosa, la Ferrari ha completato il trionfo con il podio di Rubens Barrichello, autore di uno splendido sorpasso ai danni di Jarno Trulli proprio all’ultima curva.
La Gazzetta dello Sport – Luglio 2004
