Sostenere che Fabio Caressa sia una delle vittime preferite delle recensioni di Aldo Grasso è probabilmente riduttivo. Il critico televisivo del Corriere non è mai stato tenero con il telecronista di Sky Sport, ma nell’ultimo periodo gli editoriali caustici si sono fatti più intensi.
Partiamo dai precedenti. Questo al termine dei Mondiali in Brasile del 2014, con il flop azzurro:
Qui, invece, un articolo del 2016:
Nell’ultimo mese, Grasso ha dedicato ben due articoli della sua rubrica al telecronista romano. Il primo dopo Juventus-Atletico Madrid, ritorno degli ottavi di Champions con la famosa rimonta dei bianconeri.
Il secondo, fresco fresco, post Juve-Ajax, ritorno dei quarti con l’inaspettata ma netta sconfitta della squadra di Allegri.
In questi ultimi due editoriali, tuttavia, emerge un particolare. Quando Grasso, nell’incipit di quest’ultimo scrive “«In Italia non avremmo avuto dubbi sulla concessione di questo rigore». Certo, specie se a favore dei soliti noti”, scivola nella più classica buccia di banana. Quella del tifo, con una spruzzata di populismo. Grasso, infatti, è tifoso del Torino e nel caso specifico perde di vista l’oggetto e il soggetto della sua rubrica per una considerazione alquanto discutibile.
Andando oltre questo scivolone, comunque, resta un punto interrogativo sulla querelle Grasso vs Caressa. Un domanda espressa molto bene da un tweet di Michele Dalai: