Dopo la mesta uscita nella nostra Nazionale e in attesa della fase finale dei Campionati Europei di Germania, è ora di approfondire alcune curiosità su questa manifestazione.
Andremo a vedere come l’organizzazione ha predisposto l’accoglienza dei tifosi e, soprattutto, quali sono i costi dei biglietti per accedere agli impianti, con un occhio alle offerte premium.
Quanto agli stadi, vedremo come quasi la metà di quelli ospitanti Euro 2024, in realtà appartengano a società che militano nella serie B tedesca…
Non manca un importante focus sulla produzione televisiva che, in controtendenza con lo standard di settore, è “solo” in Alta Definizione.
Concludiamo con qualche curiosità e un po’ di storia dello Stadio Olimpico di Berlino, che ha visto l’Italia trionfare nel 2006, uscire pochi giorni fa con la Svizzera e ospiterà la finalissima del 14 luglio.
LE FANZONE
Iniziamo con l’accoglienza dei tifosi prevista in ogni città ospitante, dove è stata allestita una Fan Zone, area dedicata ai tifosi con installazioni per il pubblico, con o senza biglietto per le gare. Sono stati appositamente reclutati ben 16.000 volontari impegnati tra stadi, fan zone e nelle città a supporto dei tifosi e dell’apparato organizzativo.
A Monaco di Baviera, l’area dedicata ai tifosi è stata collocata nella splendida cornice dell’Olympia Park, a ridosso dell’OlympiaStadion. Si tratta dello storico impianto protagonista delle Olimpiadi del 1972, per anni casa del Bayern e, da ultimo, sede dei Giochi Europei di Atletica Leggera del 2022.
È prevista la trasmissione in diretta di tutte le 51 partite tramite uno schermo gigante di 120 mq posto direttamente di fronte al laghetto olimpico.
Come sempre in questi casi, ai visitatori è riservato un programma vario, divertente e gratuito con musica, cultura, arte, infotainment e tante attività interattive e sportive: concerti, concorsi di poesia (!), spettacoli di calcio freestyle, tornei di e-sport, gare di ballo, laboratori per i bambini scuole calcio, cinema all’aperto e un’apposita zip-line per provare l’adrenalina di sorvolare l’area agganciati ad un filo sospeso a 30 metri d’altezza!
Insomma, divertimento e attività per tutte le età, con in più una ricca area dedicata al “food and beverage” per far immergere ancor più il tifoso all’interno dell’evento. Presenti inoltre numerosi stand dove è possibile acquistare il merchandise ufficiale della manifestazione e dei vari sponsor.
QUANTO COSTANO I BIGLIETTI PER EURO 2024
Per l’edizione corrente, sono stati messi a disposizione 2,7 milioni di biglietti, di cui oltre l’80% destinato ai tifosi e il resto riservato agli sponsor.
L’UEFA ha imposto la divisione dei biglietti in 5 categorie, che vanno dal “primo prezzo per i fan”, il ticket più economico, al “posto prime”, per i più facoltosi. A questi si aggiungono le esperienze premium, decisamente fuori portata per i più, che vedremo più avanti.
A ciascuna federazione, sono stati riservati, per la fase a gironi, 10.000 biglietti per le partite della propria nazionale, da rivendere presso i propri canali. Per il resto, la vendita passa per il sito dell’UEFA stessa.
Ecco quali erano i prezzi per la prima fase:
È previsto anche un biglietto per le persone diversamente abili, per le quali è stato disposto un apposito ticket dal costo di € 30, che comprende anche l’eventuale accompagnatore.
Le cifre da spendere invece per assicurarsi un seggiolino per le fasi finali sono sicuramente meno abbordabili, con prezzi base che partono da 80/95 € a salire, fino ai € 2000,00 necessari per i posti migliori della finale di Berlino.
FINALE AL TOP, POSTI PREMIUM, MA NON PER TUTTI
Se a qualcuno fosse venuta l’idea di andarsi a gustare la finale del 14 luglio a Berlino, magari sedendosi in qualche bel palchetto o posto premium, beh, sarà il caso che metta pesantemente mano al proprio portafoglio.
L’UEFA infatti ha predisposto un serie di pacchetti molto intriganti per vedere la partita dai posti migliori all’OlympiaStadion o dagli Skybox dedicati, tutti serviti da lounge private, con servizio bar, snack, menù personalizzati, un assistente dedicato.
Il costo del pacchetto più lussuoso…..€ 15.400,00 (!).
Ma attenzione, è sempre precisato che l’offerta non comprende il guardaroba, di cui la struttura non è dotata… ecco allora che di fronte a biglietti così costosi, sembra un po’ strana l’indicazione del sito che consiglia di “controllare il meteo e organizzarsi di conseguenza! Si possono solo appendere giacche leggere sullo schienale della sedia”
Ah, il parcheggio è però gratuito o, meglio, compreso nel prezzo…
LA PRODUZIONE TV A 1080p HDR: su Sky Sport upscalato in 4K, sulla Rai…
La UEFA, nel suo piano tecnico per le operazioni di trasmissione per Euro 2024, ha previsto che tutte le partite siano prodotte in un formato HDR 1080p50, snobbando il formato 4K, ritenuto troppo impegnativo anche per i costi di produzione (ne abbiamo parlato anche nell’interessante intervista con Matteo Pacor di Eurosport).
L’offerta della UEFA fornisce ai suoi partner televisivi l’accesso a una varietà di feed live, incluso il feed principale della partita: il feed live dello stadio, disponibile in SDI 1080p50 HDR, 1080p50 SDR e 1080i50. Per l’audio delle partite c’è il classico Dolby Surround.
Ora, in molti avranno notato come Sky abbia effettivamente trasmesso il feed nativo 1080p HRD, quello qualitativamente più elevato che, opportunamente “upscalato“, può essere ritrasmesso anche in un canale 4K (si vede la differenza dal 4K nativo, ma il compromesso è assolutamente accettabile).
Mentre la RAI sembra aver utilizzato il feed SDR o, addirittura il 1080i50, cioè il segnale qualitativamente più scadente. Il motivo (inspiegabile, perchè si penalizzano solo gli utenti costretti a vedere immagini sfocate e poco brillanti) non è dato sapersi.
Oltre alla tradizionale distribuzione via satellite del feed live dallo stadio e da remoto, i partner broadcast possono accedere a tutti i feed live direttamente presso la sede e all’IBC (International Broadcasting Centre) posto a Lipsia.
Tutti i feed provenienti dalle dieci sedi del torneo vengono ricevuti e distribuiti in tutto il mondo proprio dall’IBC, presso cui trovano ospitalità anche gli ufficiali di gara – video assistenti arbitrali (VAR) e assistenti video assistenti arbitrali (AVAR), che supervisionano tutte le partite del torneo.
La qualità dei dati viene controllata in tempo reale e distribuita alle varie applicazioni UEFA, come la tecnologia semiautomatica del fuorigioco (SAOT) o il portale di analisi delle prestazioni.
La UEFA ha realizzato una rete in fibra ottica completamente ridondante per collegare tutte le dieci all’IBC. Questa rete supporta i feed multilaterali e una varietà di feed unilaterali dei partner televisivi ed è fornita con l’aiuto di Deutsche Telekom, il partner ufficiale delle telecomunicazioni della UEFA in Germania.
Inoltre, questo è il primo campionato europeo a prevedere l’utilizzo del tabellone virtuale (VBR), che consente la sostituzione di pubblicità specifiche visualizzate sui tabelloni LED all’interno dello stadio con pubblicità alternative per i vari mercati esteri.
IL 50% DEGLI STADI SONO DI “SERIE B”
Per l’europeo in corso, sono stati utilizzati ben 11 impianti, tra i più belli e moderni del continente, con capienze che vanno dai 40.000 ai 70.000 posti.
Ma il dato che forse colpisce di più, è che praticamente la metà di questi stadi appartengono a squadre di club che militano nella Bundesliga 2, la seconda divisione tedesca:
• OlympiaStadium – Hertha Berlino
• Volkspark Stadium – Amburgo
• Aspart Arena – Fortuna Dusseldorf
• Veltins Arena – Schalke 04
• RheinEnergy Stadium – Colonia
Se guardiamo “nel nostro giardino di casa”, vediamo come, al momento, non sappiamo nemmeno quali saranno tutti gli stadi (solo 3 su 5 sono sicuri – Torino, Milano e Roma) che ospiteranno l’europeo del 2032, organizzato insieme alla Turchia e, nota dolente, temo che nemmeno tutti gli stadi di Serie A sarebbero oggi degni di un evento simile! (figuriamoci in serie B…)
LE MAGLIE DELLA GERMANIA: un simpatico dettaglio
Molto belli e singolari i dettagli che abbiamo potuto osservare sulle giacche dei giocatori tedeschi, indossate nel pre-partita e durante l’esecuzione dell’inno (“Das Lied der Deutschen” – La Canzone dei Tedeschi).
Da un lato troviamo infatti una mappa della Germania con le iniziali del giocatore poste in corrispondenza della propria città di nascita, mentre dall’altra uno stemma segnala gli atleti che hanno raggiunto 50 (scudo in argento) o 100 (scudo in oro) presenze in nazionale.
UN PO’ DI STORIA DELLO STADIO DI BERLINO
Chiudiamo infine con qualche cenno storico e curiosità sullo stadio della finale: l’Olimpico di Berlino che, in realtà, è sorto come ippodromo. La società Union di Berlino era infatti alla ricerca di un nuovo sito dove costruire il suo impianto equestre, in cui fare correre i cavalli dei ricchi e facoltosi cittadini berlinesi. Fu l’imperatore Guglielmo II ad imporre che l’area fosse destinata anche alla ricreatività di tutti, quindi non solo come ippodromo.
Berlino vinse poi la candidatura per ospitare le Olimpiadi del 1916, ma il sogno olimpico subì una battuta d’arresto quando l’Europa precipitò improvvisamente nella prima guerra mondiale. Nel 1914 quindi, lo stadio (chiamato “Nazionale”) chiuse e dal 1915 servì da ospedale militare.
La “resurrezione” dell’impianto avvenne in occasione dei Giochi del 1936, organizzati sotto l’egida del regime nazista, che fece di quello stadio il simbolo della propria potenza costruttiva e architettonica.
Anche dal punto di vista mediatico, per la prima volta vennero adottate delle riprese “cinematografiche” innovative per un evento sportivo (si ricorda l’uso di “buche” apposite per le telecamere, carrelli per riprese in movimento, ecc), con la regia affidata a Leni Riefenstahl, geniale cineasta tedesca, vicina al regime, che poi confezionò il leggendario lungometraggio “Olympia”.
Dopo varie vicissitudini, nel dopoguerra, lo stadio è stato finalmente ristrutturato e riconsegnato alla città nel 2004, giusto in tempo per ospitare i Mondiali di Calcio del 2006, vinti dalla nostra nazionale proprio a Berlino (!).
Oggi l’arena ospita le partite casalinghe dell’Hertha, ma è stato teatro anche di finali di Champions League, Mondiali di Atletica (Bolt nel 2009 stabili entrambi i record mondiali nei 100 e 200m), concerti rock e il Pyronale, uno spettacolare festival di fuochi d’artificio.
Fun fact: c’è anche una cappella! In concomitanza con la Coppa del Mondo FIFA 2006, è stata infatti inaugurata anche la cappella dello stadio, con una funzione ecumenica. È aperta agli atleti e ai visitatori dell’Olympiastadion, ma anche per la celebrazione di matrimoni e battesimi (!).
Matteo Zaccaria | Coltiva la passione per tutti gli sport (tranne il cricket, che rimane un mistero), ma non ne pratica neanche uno (!). Avvocato vicentino, ma non “magna gati”. Appassionato del racconto sportivo in tutte le sue forme. Ritiene che se ti svegli nel cuore della notte per guardare una finale NBA, o hai una passione, o un problema, oppure entrambe le cose!
“Mi piace guardare lo sport in Tv. Contrariamente ai film non sai mai come va a finire” (Michael Douglas).