È partita la nuova Champions League!
Tutti entusiasti per il cambio formula, con più partite, più big match, più introiti e, per la verità, un sorteggio un po’ meno intellegibile…ma ci abitueremo.
In questa puntata, faremo però un viaggio tra le varie città d’Europa per capire quanto costano i biglietti delle partite di Champions.
Non vuole essere una “indagine” esaustiva, ma solo uno sguardo fugace e curioso nei prezzari dei vari stadi, per farci un’idea di quanto costa un seggiolino nella massima competizione calcistica mondiale.
Sono esclusi i costi dei biglietti per le squadre in trasferta che per l’UEFA, a partire da questa stagione, non possono essere venduti a più di 60 € (e dal prossimo anno il limite scenderà alla soglia di 50 €).
I paragoni e i confronti sono sempre difficili, perché è difficile comparare servizi, offerte ed esperienze diverse da stadio a stadio. Perciò evitiamo di considerare i cosiddetti biglietti premium, ma ci limitiamo al puro ticket di ingresso.
Vedremo anche come alcune squadre prediligano la vendita ai tifosi muniti di tessera membership (fanclub), con prezzi di assoluto favore.
Proviamo a farci un’idea di massima rispetto a quanto costa la CL in giro per il Vecchio Continente.
BARCELLONA – YOUNG BOYS
Le partite casalinghe del Barca si disputano oggi allo stadio Olimpico del Montjiuc, in attesa che vengano ultimati i lavori di ristrutturazione del Camp Nou.
I prezzi variano da un minimo di 69 € per i posti in curva e arrivano a circa 159 € per le tribune.
MILAN – LIVERPOOL
Andare a vedere il Milan a San Siro è decisamente più costoso, tanto che i biglietti partono dai 62 € del terzo anello, stanno tra 120 e 188 euro i posti centrali (primo e secondo anello arancione/rosse), fino a toccare valori tra i 294 e i 355 euro per le poltroncine rosse e la tribuna d’onore.
INTER – STELLA ROSSA
Stesso stadio, San Siro, ma prezzi assolutamente diversi per la prima in casa dell’Inter. È vero la Stella Rossa non ha il medesimo blasone del Liverpool affrontato dal Milan, però è singolare che per lo stesso torneo e stesso stadio, ci sia una differenza di costi così marcata (praticamente il doppio).
I tifosi nerazzurri infatti possono assistere alla prima di Champions a partire da 29 €, previsti per il terzo anello. I posti centrali nei settori rosso e arancio vanno invece da 60 a 120 euro, mentre le poltroncine rosse del Meazza vengono via a 180 euro.
BAYER LEVERKUSEN – MILAN
La tabella riportata riguarda i prezzi applicati ai tifosi del “Bayer 04 club”, ovvero a chi ha aderito alla membership dal costo annuale di 45 €, che da diritto a numerosi privilegi, tra cui l’accesso a biglietti con prezzo di “favore”.
Come vediamo, si tratta di prezzi assolutamente popolari, che partono addirittura da 8,50 € per i giovani e che non salgono a più di 77 euro per gli adulti.
Ci sono poi i biglietti venduti sui normali circuiti che hanno costi quintuplicati, ma è curioso soprattutto notare questa particolare attenzione verso i fans più accaniti.
MANCHESTER CITY – INTER
Anche all’Etihad Stadium i biglietti vengono riservati principalmente ai “Members“, con prezzi insolitamente abbordabili per l’idea che si ha dei costi del calcio inglese.
I settori più economici valgono un biglietto di 37,50 sterline, al cambio 45 euro, mentre il costo per la tribuna “93:20”, la più prestigiosa, può arrivare fino a 87 euro.
Va detto che i biglietti in “vendita libera” non sono poi tanto più cari, dal momento che vengono offerti ad un costo di circa 10 sterline in più (12 euro).
Fun Fact: la tribuna del City si chiama “93:20” come il minuto in cui Sergio Aguero trafisse il QPR, all’ultima giornata di campionato, e regalò la storica premier del 2012 alla sua squadra.
BOLOGNA – SHAKHTAR DONETSK
Curioso anche vedere i prezzi per la prima partita in Champions del Bologna al Dall’Ara, dove si passa da cifre decisamente abbordabili per le curve (40/45 €), a costi un po’ più importanti (100/150 €) per distinti e tribuna, mentre le poltrone Gold costano 250 € cadauna.
Notate che i prezzi degli stessi settori per le gare di Serie A del Bologna vengono messi in vendita a poco più della metà rispetto alla Champions.
CONSIDERAZIONI FINALI: “OK, IL PREZZO E’ GIUSTO?”
Come premesso, sono state prese in considerazione solo alcune situazioni.
Tuttavia è interessante notare come il “pricing” dei biglietti in giro per gli stadi di Champions League risponda a dinamiche e logiche molto particolari e, in proposito, è interessante fare qualche riflessione sul rapporto tra i prezzi dei biglietti e il tipo di stadio che ospita l’evento.
Tra i tanti fattori che possono incidere sulla determinazione di un prezzo dei biglietti, c’è infatti anche quello legato alla struttura/stadio: spesso, nel nostro immaginario, si fa subito l’associazione stadio all’avanguardia = prezzo del biglietto molto alto.
Sia chiaro, il prezzo non dipende solo dal tipo di struttura , ma dall’evento in sé o da altri fattori (tra cui la tradizione, l’hype, ecc), tuttavia viene facile pensare che l’accesso ad uno stadio di recente costruzione ed efficiente si faccia “pagare di più”, perché permette di vivere un’esperienza qualitativamente superiore.
Guardando i dati riportati sopra invece, notiamo come la realtà può essere differente.
Ci sono infatti società come City o Leverkusen che, pur giocando in strutture eccellenti e moderne applicano dei prezzi assolutamente abbordabili per i più.
Certo, molti club hanno un occhio di riguardo per i propri fans, soprattutto chi ha aderito a un programma di affiliazione (funclub o membership che dir si voglia), e questo è sicuramente un aspetto positivo che favorisce “l’attaccamento alla maglia” dei tifosi, a discapito di un aumento dei profitti diretti legati ai biglietti.
Si preferisce speculare meno sul ticket di ingresso, ma garantire al tifoso di vivere la partita in un ambiente confortevole, puntando magari su altri aspetti legati al marketing (vendita magliette, gadget, food, ecc).
Al contrario, per restare in Italia, alcune delle nostre squadre pur avendo a disposizione (per lo più…salvo poche eccezioni) strutture datate o comunque non a livello degli altri stadi europei, applicano ai biglietti dei prezzi importanti, come nel caso del Milan.
E’ chiaro che la determinazione dei prezzi stessi è legata a logiche e strategie finanziarie a sé stanti e diverse per ciascun club: c’è chi può permettersi di calmierare i costi dei biglietti (perché gode già di considerevoli entrate da parte degli sponsor o magari vuole spingere di più su altre voci di bilancio), altri invece devono necessariamente “battere cassa” con i ticket, non avendo altre opzioni.
Qualcuno potrebbe giustamente obiettare: “ma si paga per assistere allo spettacolo sportivo o per avere a disposizione una struttura confortevole?“
Ebbene, se si pagano cifre considerevoli per vedere una partita, chi scrive crede si abbia anche diritto a vivere un’esperienza adeguata e forse certe cifre non giustificano l’effettivo valore di quello che viene offerto, soprattutto alle nostre latitudini (visuali distanti dal campo, seggiolini scomodi, servizi/food di scarsa qualità e molto costosi).
Non occorre scomodare quello che viene fatto al di là dell’oceano, negli USA, dove magari il contorno viene anche prima del gesto sportivo, ma una via di mezzo sarebbe auspicabile.
In ogni caso, però, il “valore” lo dà il mercato: quindi se lo stadio si riempie, anche se il prezzo del biglietto è alto e i servizi un po’ scarsi….beh, signori, forse ha vinto il bigliettaio!
Matteo Zaccaria | Coltiva la passione per tutti gli sport (tranne il cricket, che rimane un mistero), ma non ne pratica neanche uno (!). Avvocato vicentino, ma non “magna gati”. Appassionato del racconto sportivo in tutte le sue forme. Ritiene che se ti svegli nel cuore della notte per guardare una finale NBA, o hai una passione, o un problema, oppure entrambe le cose!
“Mi piace guardare lo sport in Tv. Contrariamente ai film non sai mai come va a finire” (Michael Douglas).