Come ampiamente previsto, il Giro d’Italia 2019 sarà trasmesso dalla Rai, con Rai 2 che diventerà il canale di riferimento. Una soluzione inevitabile stando al disinteresse per i diritti della Corsa Rosa da parte delle altre TV in chiaro. Forte di questo monopolio, il direttore acquisizione diritti della Rai, Francesco Forleo, è riuscito a a chiudere l’accordo con Rcs – organizzatrice della Corsa Rosa – a una cifra molto inferiore rispetto alle aspettative di Urbano Cairo.
Sull’ottimo sito di Gianluca Vacchio – lospecialista.tv -, sempre estremamente informato sulle questioni di Viale Mazzini, si apprendono alcuni retroscena su trattativa e scelte.
TELECRONISTI GIRO D’ITALIA 2019 – Il direttore di Rai Sport Auro Bulbarelli, al centro delle critiche social degli appassionati di ciclismo per la scelta di rinunciare alla storica coppia di telecronisti formata da Francesco Pancani e Silvio Martinello, ha confermato la squadra di commentatori per il Giro d’Italia 2019 che partrà l’11 maggio da Bologna e si concluderà il 2 giugno a Verona.
Stando alle indiscrezioni di Vacchio, quindi, le mosse di Bulbarelli – che su Twitter non lesina i like ai post di Matteo Salvini – hanno creato parecchio scompiglio nella redazione di Rai Sport. Affidare la telecronaca al duo De Luca-Petacchi, ad esempio, rappresenta un grosso rischio, con molti appassionati che potrebbero preferire il commento, decisamente più vibrante, di Luca Gregorio e Riccardo Magrini su Eurosport. Non aver confermato, senza una spiegazione ufficiale Silvio Martinello – recuperato in extremis da Radio Rai – è un altro motivo di perplessità. Così come aver retrocesso in moto Francesco Pancani. Insomma, dopo gli esperimenti delle Classiche, con la rotazione di telecronisti e commentatori, il Giro d’Italia sarà un test fondamentale per la direzione Bulbarelli.